Questo capitolo discute la tossicità del sarin sulla base delle esperienze degli attacchi a Matsumoto e alla metropolitana di Tokyo, e anche la guerra Iran–Iraq. Il capitolo fornisce alcune conclusioni tratte dalle questioni tossicologiche relative al sarin. Data la bassa concentrazione e i mezzi di dispersione, l’attacco sarin della metropolitana di Tokyo può essere definito un attacco ‘passivo’., L’implicazione di tale ipotesi è quindi che l’umanità non ha ancora assistito a un attacco di sarin ‘su vasta scala’ in nessuna grande città. Mentre informazioni preziose possono certamente essere acquisite dall’attacco sarin della metropolitana di Tokyo; l’esperienza ottenuta dall’attacco sarin più aggressivo di Matsumoto e la guerra Iran–Iraq dovrebbero essere prese in considerazione anche quando si sviluppano iniziative volte a fronteggiare un potenziale attacco ‘su vasta scala’ in futuro, dove gli effetti saranno più gravi., È importante sottolineare che mancano dati epidemiologici affidabili sugli effetti a lungo termine della tossicità del sarin, se l’esposizione a basse dosi al sarin ha effetti a lungo termine e effetti specifici su bambini, donne incinte e feti. Le indagini epidemiologiche sporadiche e limitate effettuate fino ad oggi suggeriscono che alcuni effetti a lungo termine sono presenti. Pertanto, studi epidemiologici internazionali ben progettati dovrebbero essere condotti in vittime esposte al sarin in Giappone, Iran e durante la guerra del Golfo Persico.